Quando si parla di pubblica utilità, qualcuno perde. E se fossi tu?
Ogni volta che si annuncia un’opera “di pubblica utilità”, si parla di sviluppo, collegamenti, modernità.
Ma dietro le mappe e i comunicati stampa ci sono volti, storie e famiglie.
Per molti cittadini, il progresso non arriva come promessa: arriva come una lettera di esproprio.
La Pedemontana Lombarda ne è l’esempio più evidente.
Un progetto atteso da decenni, pensato per collegare Varese, Como e la Brianza con l’autostrada A4.
Un’infrastruttura imponente, lunga quasi novanta chilometri, che promette di ridurre traffico e tempi di percorrenza.
Ma per chi vive lungo il tracciato, quella linea sul territorio non è solo un’autostrada: è una ferita che divide campi, comunità e ricordi.
Negli ultimi anni, migliaia di persone hanno ricevuto avvisi di esproprio o vincolo.
Molti non possono più vendere, costruire o ristrutturare.
Altri attendono da anni un’indennità che tarda ad arrivare o che, quando arriva, non copre il reale valore del bene.
Nel frattempo i cantieri avanzano, e cresce la sensazione di essere stati messi da parte.
Ti dicono che il progresso è necessario. Ma a chi serve un progresso che cancella i diritti di chi lo vive ogni giorno?
Perché non può esserci vera utilità pubblica se il prezzo lo paga solo il cittadino.
Ogni esproprio è una storia a sé.
Ogni terreno ha un valore economico, ma anche umano e affettivo.
Per questo è fondamentale farsi assistere da chi conosce la legge e sa leggere tra le righe di una valutazione.
Defynd Srl dà voce a chi non ne ha.
Analizziamo i casi di esproprio con tecnici e legali specializzati, per restituire valore e giustizia a chi subisce il peso del progresso.
Dal controllo dell’indennità alla gestione della trattativa, il nostro obiettivo è semplice: farti ottenere ciò che ti spetta davvero.
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Perché il futuro può avanzare, ma non deve passare sopra la tua casa.