TAV Brescia-Verona: cantieri quasi finiti, cittadini ancora nel limbo

Pubblicato il: 5 dicembre 2025

I lavori della nuova linea ad Alta Velocità Brescia–Verona stanno procedendo verso le fasi finali. Le opere principali del tracciato, lungo circa 48 km, sono in avanzamento significativo e alcune fonti indicano che la messa in esercizio sia prevista entro il 2026.

Accanto al progresso dell’infrastruttura, però, resta aperto un tema che per molti cittadini coinvolti continua a generare incertezza: la gestione degli espropri e la definizione delle indennità.

Per diverse famiglie e proprietari, la sensazione è quella di vivere in un “limbo”, tra cantieri che si avvicinano alla conclusione e pratiche amministrative che non sempre avanzano con gli stessi tempi.

Cantieri che avanzano, ma percorsi amministrativi complessi

La procedura di esproprio è regolata da passaggi tecnici e normativi che richiedono tempo: sopralluoghi, documentazione, valutazioni e comunicazioni formali. In molti casi, parte degli accordi è già stata definita, mentre altri cittadini riferiscono di essere ancora in attesa di chiarimenti o di una chiusura definitiva della propria situazione.

Non tutti i casi sono uguali:

  • alcuni proprietari hanno già ricevuto una proposta formale,
  • altri si trovano in fasi intermedie,
  • altri ancora riferiscono di non avere certezze su tempistiche e importi.

Questa eterogeneità contribuisce alla sensazione diffusa di incertezza, soprattutto ora che i cantieri in molte aree stanno terminando.

Disagi reali percepiti dai cittadini

Un ulteriore elemento riguarda i disagi vissuti durante il periodo dei lavori.
Molte persone segnalano che le attività di cantiere hanno inciso sulla loro quotidianità, in particolare per:

  • rumore dei mezzi e delle lavorazioni,
  • aumento delle polveri,
  • cambiamenti temporanei della viabilità,
  • disagi nell’accesso alle proprietà.

Si tratta di elementi che, pur variando molto da zona a zona, influiscono sulla qualità della vita. Proprio per questo, diversi cittadini temono che questi aspetti non vengano sempre riconosciuti o valorizzati in modo adeguato nei calcoli dell’indennizzo.

Perché molti cittadini parlano di “limbo”

La percezione di essere “sospesi” deriva da tre fattori principali:

  1. Tempi lunghi e non uniformi: ogni esproprio segue un percorso individuale, con scadenze e documenti diversi.
  2. Informazioni non sempre chiare: il linguaggio tecnico e le comunicazioni ufficiali possono rendere difficile capire a che punto si è.
  3. Valutazione dei disagi: molti proprietari non sanno se — e in che misura — rumore, polveri e altre criticità potranno influire sulla loro indennità.

Non è quindi una questione di lavori “finiti senza indennità”: è la mancanza di certezze, più che di procedure, a creare tensione e preoccupazione.

Il ruolo di Defynd: aiutare a comprendere e tutelare il valore delle proprietà

In questo contesto complesso e non sempre trasparente per chi non è esperto, Defynd si occupa di supportare i cittadini espropriati nell’analisi della loro posizione e dei loro diritti.

Il nostro lavoro consiste nel:

  • aiutare i proprietari a capire cosa può essere riconosciuto come disagio;
  • analizzare documenti e normative per individuare eventuali elementi trascurati;
  • verificare se le proposte ricevute sono coerenti con casi simili;
  • fornire una valutazione chiara, comprensibile e orientata alla massimizzazione dell’indennizzo.

L’obiettivo è semplice: aiutare ogni cittadino a ottenere ciò che gli spetta, senza lasciare dubbi o zone d’ombra.

Conclusione: l’opera prosegue, ma serve chiarezza per le persone

La TAV Brescia–Verona è una delle infrastrutture più importanti del Paese, e la sua realizzazione rappresenta un investimento significativo per il territorio. Tuttavia, per chi vive lungo il tracciato, la priorità non è solo vedere i cantieri avanzare, ma avere risposte chiare sulla propria situazione.

Finché alcuni cittadini continueranno a vivere nell’incertezza, la sensazione di “limbo” resterà. Per questo è fondamentale garantire trasparenza, ascolto e supporto adeguato.

Defynd continuerà a lavorare proprio in questa direzione: dare voce ai cittadini, tutelare il valore delle loro case e accompagnarli verso una soluzione definitiva e consapevole.

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